Cala il sipario all'Ethiad Arena di Abu Dhabi, si chiudono i quindicesimi campionati mondiali di nuoto in vasca corta: Alessandro Miressi aggiunge due medaglie del metallo più prezioso al suo palmarès.
Nella finale della gara regina il gigante piemontese la fa da padrone andando a conquistare il tetto del mondo e migliorando ancora una volta il suo record italiano. Passaggio ai 50 in 21''91 e una seconda parte clamorosa da 23''66, che toglie un centesimo al 45''58 che in semifinale aveva già migliorato il record italiano di 45''84
nuotato lo scorso 7 novembre a Kazan dove si era aggiudicato l'argento europeo. "Non volevo proprio perdere. Ho fatto la mia gara ed è andato tutto al meglio - racconta Miressi - Sapevo che gli altri sarebbero passati forte. Non mi sono fatto condizionare, sapendo che il mio ritorno è molto rapido. Ovviamente il tempo è buono; ho ritoccato il record italiano, ma come ho più volte detto: in finale conta vincere, non il crono".
Il ventitreenne torinese aggiorna la storia del nuoto italiano, vincendo il primo oro iridato nei 100 stile libero in vasca corta. Non c'era riuscito neanche il bicampione iridato e trieuropeo Filippo Magnini. L'azzurro diventa il settimo campione del mondo della storia italiana con Fabio Scozzoli (100 rana) e Ilaria Bianchi (100 farfalla) nel 2012, Gregorio Paltrinieri (1500) nel 2014, Federica Pellegrini (200 sl) nel 2016, Alberto Razzetti (200 farfalla) e Matteo Rivolta (100 farfalla) ad Abu Dhabi.
La giornata però riserva altre emozioni perché l’allievo di Antonio Satta insieme agli azzurri Lorenzo Mora, Nicolò Martinenghi e Matteo Rivolta si vanno a prendere l’oro nella staffetta 4X100 Mista fermando il cronometro in 3'19''76, cancellando il 3'23''51 siglato dalla stessa formazione, con Thomas Ceccon al posto di Mora, nel settembre scorso. Annientata la concorrenza: gli Stati Uniti, campioni del mondo uscenti, sono d'argento in 3'20''50, e la Russia, primatista del mondo, è di bronzo in 3'20''65. Nell’intervista post gara Alessandro sciolto nelle emozioni ha dichiarato: "Negli ultimi anni tante cose sono cambiate in me e nella squadra, ad Hangzhou non eravamo arrivati neanche in finale - ricorda il campione del mondo dei 100, tesserato per Fiamme Oro e CN Torino - Questo è un gruppo eccezionale e ha ancora margini importanti".
Foto di Giorgio Perottino / Deepbluemedia