Cala il sipario sullo Sport Aquatics Centre di Melbourne, si chiudono i campionati del mondo in vasca corta.
Si tirano le somme di questo campionato: eguagliato il record delle 16 medaglie di Abu Dhabi nell’edizione della stagione scorsa, con gli stessi ori ma un argento in più (5 - 6- 5). Gli azzurri in Australia hanno conquistato 28 finali, due record del mondo, quattro europei, otto italiani e diciannove primati personali.
Continuano i successi di uno strepitoso Alessandro Miressi (GS Fiamme Oro/CN Torino) che vince la medaglia di bronzo con la staffetta 4x100 Mista dal finale epico che abbatte il record europeo: apre Lorenzo Mora apre con una frazione a dorso da 49"48, segue Nicolò Martinenghi (55"52 a rana), poi Matteo Rivolta (48"50 a farfalla) ed infine il gigante piemontese(45"56 a stile libero) chiudono il record europeo di 3'19"06, nuotando sotto il vecchio record del mondo con otto centesimi di ritardo dall'ex aequo di Australia e Stati Uniti che vincono in 3'18"98.
Sono davvero grandi i successi degli azzurri e il direttore tecnico Cesare Butini lo sottolinea: "Il Mondiale è stato sicuramente ottimo, perché ha dimostrato che con le individualità si forma un grande gruppo. I ragazzi hanno risposto bene anche dinanzi ad alcune avversità come quelle atmosferiche. Dietro alle due nazioni leader del nuoto mondiale c'è l'Italia e questo mi sembra un dato acclarato ormai.
La stagione 2022 è stata eccezionale - prosegue Butini - Siamo stati protagonisti in tutti i grandi eventi. In vasca corta siamo competitivi, in passato era il nostro tallone d’Achille. Adesso inizia la cavalcata verso le Olimpiadi, in mezzo ci saranno i Mondiali di Fukuoka. Bisogna creare anche tra le ragazze quello spirito aggregante e vincente che adesso unisce gli uomini".
Foto DBM/Giorgio Scala
